News

4 March, 2017

Categoria: News

La denuncia arriva dal network di cliniche odontoiatriche Amicodentista che rivela come “il 30% dei pazienti che si rivolgono a questo tipo di strutture estere, deve poi sottoporsi a nuovi interventi, per mettere riparo a lavori poco professionali ed a problematiche di vario genere, spesso legate agli impianti”.

Il dato, stando a quanto indicato in una nota stampa, deriva dal vissuto sui pazienti trattati negli studi del network.

“Nei nostri studi associati -si legge- capita spesso: protesi installate senza aver rimosso infezioni, carie o vecchie ricostruzioni, senza provare la masticazione, senza verifiche funzionali o estetiche, senza curare eventuali infezioni da piorrea, molto diffuse e che abbisognano di diverse settimane di cura”.

Secondo i dati diffusi riferiti ai pazienti che si rivolgono ad Amicodentista dopo essere stati all’estero, circa il 60% lamenta infezioni non curate, il 15% protesi adattate in modo affrettato o comunque non funzionali, il 20% l’utilizzo di materiali non conformi o non di qualità (si segnalano ad esempio elevate quantità di nichel non dichiarato in molte protesi).

Tra le cause, spiega il dott. Maurizio Pedone di Amicodentista (nella foto), “non solo i costi incredibilmente bassi, che non possono essere spiegati solo con il diverso regime fiscale, ma anche la velocità di esecuzione”.

“A questo -continua Pedone- si aggiunge il fatto che i pazienti quasi sempre dialogano con un addetto commerciale, e non con un medico dentista. Un addetto commerciale che ha ovviamente il solo scopo di vendere il più possibile e non certo di tutelare la salute o salvare un dente. Infine non esiste alcuna garanzia: molte cliniche estere affermano di garantire i risultati, anche a vita, ma è di tutta evidenza che non svolgendo visite di controllo e verifica, qualunque garanzia è del tutto teorica, anche perché per esigerla, sarebbe comunque necessario recarsi di nuovo all’estero.”

Che poi è la stessa critica che sentiamo avanzare dai liberi professionisti verso le Catene italiane.

“Sia chiaro: comprendo perfettamente le ragioni di chi cerca di risparmiare, tanto è vero che anche nei nostri studi associati cerchiamo di portare avanti delle politiche di “giusto prezzo”, ossia del prezzo minimo consentito dal mantenimento della qualità. Ma quando si tratta della propria salute, credo sia opportuno stare molto attenti, perché i problemi a cui si potrebbe andare incontro sono spesso peggiori di quanto si possa pensare.”4

Vuoi più informazioni sui servizi dello studio oppure vuoi chiedere un appuntamento?

RICHIEDI UN CONTATTO